Non cercar, tu che passi,
come favelli o scriva
una pietra insensibile e scolpita,
che de la mano e de la lingua è priva.
Fora ancor poco a quest'età cattiva,
poi che taccion color ch'han voce e vita,
quand'io non sol parlassi
ma parlando scoppiassi,
per romper con lo scoppio e testa e braccia
a chi mi fa parlare, e vuol ch'io taccia.
GIOVAN BATTISTA MARINO (1569- 1625)