martedì 28 dicembre 2021

Silvio Perrella – Petraio – La nave di Teseo 2021 – Una scrittura tutta sguardo, di Piera Mattei




Una scrittura tutta sguardo. Uno sguardo assoluto, non intenzionale. Non cattura immagini per altro scopo che non sia la visione. Protagonista è la pietra, la sua muta consistenza. Lo sguardo si aggira, senza cercare indizi, senza spiare, pudicamente si arresta alle soglie del racconto.  Dettagli osservati con sguardo miope, da molto vicino. 

Una voce parla da dentro come se degli auricolari interni, che danno voce a pensieri che affiorano, impediscano di afferrare le parole, i suoni esterni. L’umanità in più luoghi sembra scomparsa, o dove appare è muta, o assonnata come per una magia che tutto ricopre: Persone smemorate e mute


In uno dei poco meno che duecento capitoletti dei quali il libro si compone viene evocata la pittura di Gaccione e invero l’atmosfera che qui si respira è un po’quella dei suoi quadri dai colori sovrapposti e sfumanti in una nebbia marina. Altri pittori sono evocati, per lo più non-figurativi, o dove la figura appare come sognata, come in Magritte, come in Hopper. Ma, ancora più interessante come riferimento, c’è il nome di Thomas Jones, un pittore gallese, che visse alcuni anni a Napoli e che a Napoli, nel 1782, tempi in cui l’astrattismo era di là da venire, dipinse Un muro a Napoli, opera di piccolo formato conservata alla National Gallery di Londra.

 Il teatro dello sguardo è Napoli, ma talvolta per il ricordo che l’associa, anche per contrasto, sono presenti  altre città: Palermo, Trieste,  un piccolo cimitero di quartiere a Tokyo, la Venezia di Ruskin, Kyoto.

 I capitoletti hanno la dimensione di una pagina o poco più. Tutti, più o meno, della stessa lunghezza. Sembrano corrispondere a un compito preciso che lo scrittore si è assegnato: uscire a guardare, catturare un’immagine muta, come può essere una statua, un marmo sbozzato ormai,(Inquieta. Le manca la testa. Le mani e gli avambracci monchi), una madonnella dipinta, un cavallo, una sirena(?) di marmo alla quale il tempo e altre ingiurie hanno dato una forma diversa e difforme dall’originale. Poi non indugiare, una foto di parole quasi solo  sussurrate. 

Pietre, un muro, i bàsoli più volte evocati, sono un’immagine in sé completa da scegliere e catturare, sono l’immagine che a sua volta cattura, materia che resta, testimone.  

Scale. Napoli è città che sale, come la montagna del Purgatorio, come tante delle più belle città di mare, come Trieste, come Genova. Salire e scoprire non tanto il panorama, ma cosa serba il cammino là in alto, giorno dopo giorno. Una sorta di rosario, pietre da sgranare meditando, facendo silenzio. 

  

venerdì 17 dicembre 2021

Prevista la pubblicazione agli inizi del 2022: "La strada fantasma" romanzo dello scrittore russo Aleksander Snegirev

  

Gattomerlino edizioni farà uscire nel gennaio 2022, per la traduzione di Raffaele Marchi ,“La strada fantasma” romanzo di Aleksander Snegirev





 Aleksander Snegirev (pseudonimo di Aleksej Vladimirovich Kondrashov) è nato a Mosca nel 1980. Dopo aver ricevuto il premio per il debutto letterario, ha collezionato numerosi importanti premi. È sceneggiatore, autore di racconti e di romanzi. “La strada fantasma” è uscito in Russia nel 2019.

 

L’impresa veramente nuova di Snegirev è di mettere se stesso in blocco al centro della narrazione: non soltanto il se stesso scrittore e personaggio noto, vincitore del Premio Booker russo, o l’autore all’affannosa ricerca di un’idea che ne esprima i freschi turbamenti, ma anche e soprattutto l’uomo, abitante di una casa in fermento e desideroso di quiete, amante e amato a certe condizioni, amico e critico della propria individualità e della patria. 

Ecco che ne viene un romanzo aperto, nel vero senso della parola. 

L’impressione che si ha, sin dalla prima pagina, è quella che ci dà una finestra lasciata aperta. L’autore attacca in terza persona, per poi passare in fretta e furia alla prima, smascherandosi. Come a dire che, da lì in poi, sarà lui il colpevole, e inutile sarà cercarlo altrove, negli alter ego o nei simboli. Tuttavia il romanzo non si semplifica mai in una libera confessione, un diario o una cronaca. Invece ha il sapore di un esperimento condotto in diretta. Quasi che il lettore fosse invitato a presenziare all’atto stesso della scrittura, quindi a quello della selezione, della cancellazione e della riscrittura. E di questa collaborazione il romanzo stesso si alimenta. (Raffaele Marchi, dalla nota critica al romanzo)

 

giovedì 16 dicembre 2021

Stefano Assandri: "Le idee che ti vengono mentre guardi il mondo"

Una delle prime pubblicazioni previste da Gattomerlino edizioni per il prossimo anno 2022 è "Come statue sedute su una panchina" di Stefano Assandri. 

"Di fronte alla proposta di questa raccolta mi sono sentita confrontata a qualcosa di più vero, di diverso dalle molte raccolte di autori giovani che chiedono di essere letti. Questa raccolta ha reclamato il mio ascolto con ben altra perentorietà. Ho letto e riletto queste poesie, e con il loro autore le ho ordinate per proporle a quanti vorranno, poi, con lui fermarsi ad assaporare le idee che ti vengono mentre guardi il mondo”.

(Piera Mattei)


 Di seguito alcune delle poesie che compariranno nella raccolta:

SECOLI

 

Devo andare, ma qualcosa mi trattiene

Mi dice che non posso ancora, non ancora e me lo ripete.

Ha paura l’uomo, ma ha paura anche il fuoco.

La terra sotto i piedi ascolta.

Cosa pensi di fare!

Girare in tondo non è una soluzione, nemmeno se è un cerchio perfetto.

Quante cose devi scoprire, hai vissuto a lungo e cambiato idea durante la vita.

Solo il tempo può giudicare.

Devi andare adesso, vai.

 

COME STATUE

 

Tutta la vita come statue sedute su una panchina.

Voci ci guidano.

Non posso, sono in ritardo.

Piccole cose sono cambiate, ma non tu.

Avanzi nelle sabbie mobili, ma non sai che ti inghiottiranno.

Svegliato di soprassalto da un urlo, corri.

Hai paura di vedere, era un sogno.

Ancora tutta la vita come statue sedute su una panchina.

Aspettano.

Avanzi nelle sabbie mobili ma non sai che ti inghiottiranno.

Ancora un urlo.

No. Sbagliato.

Era solo silenzio.

 

 INFINITO

 

 

A cosa serve respirare?

Non si può essere sicuri del domani fino a che il domani non è adesso.

Non si può sapere del futuro, si conosce solo il passato.

Come si fa a vivere correttamente?

Si può immaginare quello che si vuole, un modo sbagliato, una scorciatoia vicino al confine col baratro.

Si nasce e si muore nell’oscurità della solitudine.

Capisci che hai capito quanto basta, per sapere che respirare serve a tutto questo.

 

 


Breve autopresentazione che accompagnava la proposta della raccolta:

Mi chiamo Stefano, ho ventidue anni. Ho appena finito gli studi di Massoterapia e ho iniziato il Corso di Osteopatia. Vivo a Milano dove sono nato. 

Ho la passione per l'atletica leggera, che pratico tutti i giorni, sono un velocista, ho vinto anche un bronzo ai Campionati Italiani 2019, per me correre è come volare e mi è necessario per essere felice. Però ho anche la passione per la scrittura. Sono dislessico di livello severo e scrivere mi ha aiutato tantissimo. 

martedì 14 dicembre 2021

Gli autori di Quaderni di Pagine Nuove 2021 - Gattomerlino edizioni



Il giorno 8 dicembre 2021 si è concluso il festival Gattomerlino, che ha avuto luogo dal 5 all'8 dicembre, nel Gattomerlino Spazio, in Borgo Vittorio 95, con l’incontro  con gli autori pubblicati  nella collana Quaderni di Pagine nuove di Gattomerlino.  

Gli autori sono, in ordine alfabetico che corrisponde anche all’ordine nel quale compaiono nelle foto: Elisa Audino, Isabella Capurso, Gianluca Favre, Pamela Proietti, Rosa Riggio.


 


Ogni autore si è presentato e ha letto qualche poesia che ritiene particolarmente significativa della sua produzione.




 Ascoltandoli mi sono sentita particolarmente felice di averli scelti e di riuscire a promuoverli. 

Roma quel giorno non si è mostrata particolarmente accogliente, con pioggia e  cielo scuro, come quasi mai, come provasse a mostrarsi una città nordica. Avremo, con i nostri autori, altre occasioni, in giorni di sole.  Sicuramente.