giovedì 8 ottobre 2020

Il Nobel premia Louise Gluck– Le mie traduzioni dell'anno 2000 di Piera Mattei



Mi piace presentarla così, con il volto di trent'anni fa, quando ho incontrato la sua poesia.




Apprendo con gioioso consenso del conferimento del premio Nobel 2020 per la Letteratura a Louise Gluck, poeta che amo, che ho letto già dal lontano anno 1992, pubblicando le mie traduzioni alle sue poesie nel maggio 2000 sulla rivista pagine, alla quale collaboravo allora regolarmente. Sono molto contenta che il premio sia attribuito a una poesia profonda e piana, di  pura religiosità laica legata alla natura e alla sua contemplazione.
I nostri contatti via email, come del resto i file delle traduzioni, purtroppo, il mio computer li ha cancellati. Mi rimane la copia della rivista sulla quale ho pubblicato. Le trascrivo e  ne pubblico qui la foto.









Riproduco qui di seguito la traduzione, con testo a fronte,  

di Lamentations e  di tre poesie da “Wild Iris”



LAMENTATIONS

 

1.   The Logos

They were both still,
the woman mournful, the man
branching into her body.

But God was watching.
They felt his gold eye
projecting flowers on the landscape.

Who knew what He wanted?
He was God, and a monster.
So they waited. And the world
filled with His radiance,
as though He wanted to be understood.

Far away, in the void that He had shaped,
he turned to his angels.



LAMENTAZIONI 
 

Logos

Erano entrambi immobili,
la donna con poca vita, l'uomo
ramificato nel corpo di lei.

Dio li stava guardando. 
Sentirono il suo occhio d'oro
produrre un getto di fiori all'intorno.

Chi sapeva cosa lui volesse?
lui era dio, e terrifico. 
Perciò attesero. E il mondo
fu colmo del suo arrangiarsi
come desiderasse essere compreso.

Lontano, nel vuoto che aveva formato,
lui si rivolse agli angeli.


2. Nocturne

A forest rose from the earth.
O pitiful, so needing
God’s furious love

Together they were beasts.
They lay in the fixed
dusk of His negligence;
from the hills, wolves came, mechanically
drawn to their human warmth,
their panic.

Then the angels saw
how He divided them:
the man, the woman, and the woman’s body.
Above the churned reeds, the leaves let go
a slow moan of silver.


Notturno

Una foresta si originò dalla terra. 
O compassionevole, furioso amore di Dio 
così bisognoso

Come bestie furono insieme. 
Restarono distesi nel permanente
crepuscolo della sua negligenza;
dalle colline giunsero lupi naturalmente
attratti dal calore umano, 
dal loro panico.

Poi gli angeli videro
come Lui li divise: 
l'uomo, la donna, il corpo della donna.
Dalla cima delle canne incurvate le foglie lasciavano
uscire un lento lamento d'argento. 


3. The Covenant

Out of fear, they built a dwelling place.
But a child grew between them
as they slept, as they tried
to feed themselves.

They set it on a pile of leaves,
the small discarded body
wrapped in the clean skin
of an animal. Against the black sky
they saw the massive argument of light.

Sometimes it woke. As it reached its hands
they understood they were the mother and father,
there was no authority above them.


Il Patto solenne

Contro la paura costruirono un riparo. 
Ma appena dormirono, appena cercarono
di nutrirsi, un bambino
crebbe tra loro.

Lo sistemarono sopra un mucchio di foglie, il piccolo corpo espulso
avvolto nella pelle nettata
di un animale. Contro il cielo nero
scorsero la potente lotta della luce.

A tratti si animava. Quando tese le mani
capirono di essere madre e padre.
Non c'era autorità sopra di loro.


    4. The Clearing

Gradually, over many years,
the fur disappeared from their bodies
until they stood in the bright light
strange to one another.
Nothing was as before.
Their hands trembled, seeking
the familiar.

Nor could they keep their eyes
from the white flesh
on which wounds would show clearly
like words on a page.

And from the meaningless browns and greens
at last God arose, His great shadow
darkening the sleeping bodies of His children,
and leapt into heaven.

How beautiful it must have been,
the earth, that first time
seen from the air.


Rimozione

Gradualmente, durante lunghi anni, 
il pelo sparì dai loro corpi
finché rimasero nella piena luce
estraneo l'uno all'altra. 
Niente era come prima.
Le loro mani tremavano, alla ricerca
del consueto.

Nemmeno potevano trattenersi 
dal guardare la carne bianca
sulla quale le ferite si mostravano
chiare come parole sulla pagina.

Dal verde e dai bruni colori insignificanti
alfine Dio si elevò, la sua enorme ombra
oscurò i corpi dei figli nel sonno,
e con un salto salì in cielo.

Come doveva essere bella 
la terra, vista per la prima volta
dall'aria.


 da WILD IRIS (Iris selvatico)


Snowdrops

Do you know what I was, how I lived?  You know
what despair is; then
winter should have meaning for you.

I did not expect to survive,
earth suppressing me. I didn't expect
to waken again, to feel
in damp earth my body
able to respond again, remembering
after so long how to open again
in the cold light
of earliest spring--

afraid, yes, but among you again
crying yes risk joy

in the raw wind of the new world.


Bucaneve 

Sai tu cosa ero, come vivevo? Sai
cosa sia disperazione; allora
inverno dovrebbe avere significato per te.
Non aspettavo di sopravvivere,
con la terra che mi premeva contro; non mi aspettavo
di risvegliarmi, di sentire
nella terra umida il mio corpo
nuovamente capace di risposta, ricordare
dopo tanto tempo come di nuovo
aprirmi nella luce fredda
di un esordio di primavera
spaventato, sì, ma di nuovo tra voi
gridando sì rischio gioia
nel vento freddo di un mondo nuovo
.


The Red Poppy

The great thing
is not having
a mind. Feelings:
oh, I have those; they
govern me. I have
a lord in heaven
called the sun, and open
for him, showing him
the fire of my own heart, fire
like his presence.
What could such glory be
if not a heart? Oh my brothers and sisters,
were you like me once, long ago,
before you were human? Did you
permit yourselves
to open once, who would never
open again? Because in truth
I am speaking now
the way you do. I speak
because I am shattered.


Papavero rosso

La cosa bella
è non avere
un pensiero. Sensazioni: 
oh, se ne ho; esse mi governano. Ho 
un signore in cielo
chiamato sole, e mi apro per lui, mostrandogli
il fuoco del mio cuore, fuoco
simile alla sua presenza.
Cosa potrebbe essere questa aureola
se non un cuore? Oh, fratelli e sorelle mie
eravate simili a me una volta, molto tempo fa,
prima di essere umani? Concedeste
 a voi stessi di aprirvi una volta
voi che non vi sareste aperti più? Perché
davvero sto parlando ora come
succede a voi. Parlo perché 
vado in pezzi. 


The Gold Lily

As I perceive
I am dying now and know
I will not speak again, will not
survive the earth, be summoned
out of it again, not
a flower yet, a spine only, raw dirt
catching my ribs, I call you,
father and master: all around,
my companions are failing, thinking
you do not see. How
can they know you see
unless you save us?
In the summer twilight, are you
close enough to hear
your child’s terror? Or
are you not my father,
you who raised me?


Giglio dorato

É come sento
sto morendo adesso e so
che non parlerò mai più, non
sopravviverò alla terra, richiamato 
da lei, non più fiore, solo stecco, fredda sozzura
che sale lungo le nervature, ti chiamo
padre e signore: intorno
i miei simili cadono, e pensano
che tu non vedi. Come 
possono sapere che vedi
se non ci salvi?
Nel crepuscolo dell'estate, sei tu
abbastanza vicino da udire
il terrore del tuo figlio? Oppure
tu non sei mio padre
tu che mi hai fatto crescere?