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martedì 6 gennaio 2009
Editoriale gennaio 2009
Lucreziana è nata nel gennaio 2008, come risposta immediata a un evento che ci allarmò molto perché sembrava volere annullare la laicità dell' Università.
Oggi, dopo un anno, le cose stanno, per noi laici, ma forse per tutta la società italiana, molto, molto peggio. Roma rischia sempre di più di tornare ai tempi di Pio IX, capitale di un "piccolo" stato papalino, sempre meno centro di una moderna democrazia. Abbiamo infatti sentito enunciare che la Sapienza si troverebbe in mano di trecento "facinorosi" (termine moderno e preciso!).
Ma torniamo a Lucreziana e ai suoi propositi per l'anno nuovo.
La scienza e l'arte, la scienza e la letteratura, e i loro intrecci con la politica. Vorrei aggiungere – questo è già avvenuto di fatto lo scorso anno – che Lucreziana 2008 riserba uno spazio privilegiato alle donne: scienziate, scrittrici, artiste, editore.
Ho in mano in questi giorni il semplice, importante libro “Le tue antenate" di Rita Levi Montalcini con Giuseppina Tripodi. Ipazia, personaggio eccezionale e tragico, unica matematica dell'antichità di cui ci sia rimasta l'opera, apre la lista delle scienziate storiche (di Ipazia avevo parlato in un articolo di Lucreziana, aprile 2008). Segue la stringata biografia di molte altre donne per le quali la conoscenza scientifica è stata una passione, troppo spesso ostacolata da padri, mariti, colleghi.
Rilevo alcuni caratteri essenziali di questo libro:
1-il messaggio semplice e diretto: le scienziate donne non dovranno essere più oscurate e anche derubate dagli uomini dei risultati delle loro ricerche;
2-la seconda persona del titolo – le "tue" antenate – veicola un messaggio diretto alle donne più giovani, alle scienziate dei nostri giorni;
3–l'essenzialità delle informazioni fa di questo libro una enciclopedia tascabile;
4-infine i caratteri della stampa, grandi e chiari, fanno pensare a un libro scritto da chi ha molto usato la vista, leggendo e scrivendo quotidianamente nella sua lunga e operosa vita. Fa pensare che le destinatarie possano essere anche delle bambine, ai loro primi contatti con i libri. Per loro è predisposto una sorta di abbattimento di complicate barriere linguistiche e sensoriali.
GRAZIE E AUGURI A RITA LEVI MONTALCINI E A TUTTE LE DONNE DI SCIENZA!
(un argomento correlato su Lucreziana 2008 "Intelligenza e femminilità")
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