Perché sono rimasta così colpita da questa folla di teste coperte
di un velo bianco, ragazzine, te
ne accorgi dalle risate e dai gridi, che stanno uscendo da scuola e sciamano a
gruppi, a coppie, lungo i larghi marciapiedi di Bow Road?
Loro nella divisa dei colori tradizionali dei collegi, gonna
lunga grigia o pantaloni larghi grigi, giacca blu, sono nuove londinesi,
ragazze probabilmente nate in questa città che è la loro, sono io la turista,
l'estranea ai luoghi. È per questo forse che un sentimento misto di gioiosa
sorpresa e di paura mi prende, mentre continuano a uscire a decine e
attraversano l'ampio viale, riempiendolo sui due lati, come
per un'occupazione pacifica.
Rifletto
che ho visto più i segni di un'appartenenza islamica serena e orgogliosa qui,
nel centro di Londra, che nei miei recenti viaggi a Istanbul. Queste sono
bambine, il velo bianco non è
solo, mi dico, parte della loro
divisa è anche il segno di una femminilità ancora quasi infantile. Teenegers
significa, nel loro contesto, giovani vergini, con segnali inequivocabili. Minoranze
non più, nella prima metropoli
d'Europa.