venerdì 21 febbraio 2014

Lello Agretti – Obrigado





Ricevo da Caserta, per il tramite della gentile Elisabetta Messina, un piccolo oggetto, discreto, elegante: fogli sottili sapientemente  cuciti.
OBRIGADO: un libro di poesia.

Il nome dell'autore, LelloAgretti, non compare sulla copertina, bensì all'interno, in basso, in caratteri minuscoli, non credo a indicare modestia ma piuttosto un'elegante sprezzatura. Mi accorgo, sì, che sto usando l'aggettivo "elegante" per la seconda volta in poche righe, ma in casi come questo – quando un autore cura anche la stampa – la forma, il modo con cui le poesie si posano sulle pagine e si rilegano, è parte del messaggio.

Anche Emily Dickinson raccoglieva  le sue poesie su piccoli fogli che poi cuciva, come sono cuciti questi, con uno spago sottile. Dickinson sapeva di essere poeta ma non voleva – da un certo punto in poi non voleva più – proporsi al giudizio e al commercio degli editori. All'affinità delle scelte formali corrisponde anche un identico atteggiamento?

Il libro non riporta neppure la più sintetica nota biobibliografica sull'autore, così davvero sono solo le pagine a parlare.
Hanno una voce in cui troviamo armonia, gusto: della parola e delle immagini.

Nella poesia che segue, una delle più importanti della raccolta, la voce definisce le due coordinate  entro le quali sembra muoversi la vita, il vivente –  tempo e spazio – con coloriture di malinconica ironia:

ADDIZIONE

Per mettere tempo
scava nel tufo degli anni
porta alla luce ogni ricordo lavora sodo
sopratutto senza tentennamenti.
Presta attenzione a che tracce non restino
lungo le gallerie. Versa l'acqua che serve

volta e rivolta amalgama
fanne una massa indistinguibile.
Adesso dalle il senso di un'ora
e dopo di un'altra e di un'altra
e un'altra ancora assomma e così andando
senza porti traguardi senza farti domande.

Di contro
per aggiungere spazio è sufficiente
starsene in casa rintanato e svanito
e non perché importi a qualcuno. E' che fuori
il mondo non è sicuro e potresti fare
spinosi incontri

Nella foto:  Sul Tevere – il passaggio del tempo : Quando il Ponte della Musica era ancora in costruzione (PIERA MATTEI)