sabato 25 novembre 2017

Franco Ferrarotti e la Poesia di Piera Mattei

Franco Ferrarotti, che moltissimi conoscono come "il padre della sociologia in Italia", ha da sempre nutrito un grande amore per la poesia.  Questa passione, che era rimasta pudicamente celata per decenni,  negli ultimi anni ha deciso di manifestarsi e Gattomerlino edizioni se ne è fatto tramite, con grande partecipazione, pubblicando poesie di anni passati e poesie recenti, tra le quali questa che riportiamo di seguito da "Ti contemplavo come un giorno a Paestum", raccolta scritta in morte della moglie, avvenuta nell'agosto 2016:

Sedevi quieta a sera nel giardino
accanto a me meditabondo
aspettavamo il ponentino
silenziosi
solo gli occhi parlavano
E se intrecciavamo le mani
mai sazie di contatti
di carezze
dolci amare smemorate
com’era ieri
come sarà domani
l’amore è tutto nel tacere

"Ti contemplavo come un giorno a Paestum" e "La colazione del pellicano" sono rispettivamente il terzo e il quarto volume che Ferrarotti affida a quelle edizioni e alla cura di Piera Mattei.
L'atmosfera in cui è avvenuta la presentazione di queste due raccolte, a Gattomerlino Spazio giovedì 23 novembre,  era piena di calma gioia per la forza che la persona del Professore riesce come sempre a sprigionare.

Si è parlato di Poesia nell'era di Internet, di Amore, di Eros, di Morte. Tra il pubblico molti ex-allievi che avevano imparato, in  decenni trascorsi, ad apprezzare la sua forza intellettuale e giovedì scorso erano veramente felici d'incontrarlo nuovamente, sotto nuova attraente luce.

Il presentatore più autorevole della serata è stato il poeta Elio Pecora che ha speso per il Professore parole bellissime e tutti sappiamo che, nonostante la sua proverbiale gentilezza, Elio non risparmia, se è il caso, punte di fastidio per troppi sedicenti poeti.

Angela Cannizzaro, che da qualche anno cura il sito di Franco Ferrarotti, era stata invitata a fargli domande che scaturivano da tale vicinanza, e ha trovato domande  pertinenti e divertenti.

Peccato! Né Elio, né Angela sono nelle foto che mi hanno consegnato! Ma ritraggono tutte (nello sfondo Daniela Negri) il Professore a colloquio con Piera Mattei, che ha curato i libri,  la presentazione e che firma anche questa brevissima cronaca.




mercoledì 1 novembre 2017

Il Vietnam di Alfredo Matacotta Cordella di Piera Mattei

Alfredo Matacotta Cordella ha concluso la sua lunga carriera diplomatica nel 2008 come Ambasciatore italiano in Vietnam, paese che ha molto amato. Soprattutto durante i primi tempi dell'incarico ha catturato con la sua macchina fotografica le immagini  di volti, di variopinti costumi, di paesaggi. Immagini che sono così serene da cancellare completamente il ricordo della guerra, con scontri civili sanguinosissimi,  di solo trenta anni prima.

 Per questa serata Alfredo ha pensato anche al gioco (che aiuterà anche un amico nel Burundi) di attaccare bollini rossi, come fossero stelle o voti, alle immagini che ognuno giudicava più belle. Così tutti dovranno avvicinarsi alle foto e guardarle attentamente, evitando che facciano solo da sfondo alla festa.

Eccone alcune (ma la mia foto non rende la preziosità dell'originale!) esibire la loro orgogliosa votazione,  e si era solo a metà serata.



Amici di Alfredo e di Pamela Matacotta e amici del Vietnam si sono affollati. Pamela aveva preparato biscotti e panini. Alfredo stappava bottiglie di vino, ma soprattutto riceveva congratulazioni e complimenti. 



Arrivava anche Shanti,  figlia della coppia. Lei era visibilmente in DUE! La piccola Pamela junior nascerà nel prossimo dicembre. 


Qualcuno arriva su  una nuovissima bici e decide di parcheggiarla dentro!


Amici che si ritrovano,  incontri che nascono. 






E prima di lasciare la mostra si lascia l'indirizzo email, per essere contattati di occasione dei prossimi eventi



Foto Piera Mattei

domenica 29 ottobre 2017

Cristina Cerminara al Festival dell'Immagine a Gattomerlino Spazio



C'è stato un bell'affollamento per la mostra di Cristina Cerminara, collages di foto stampate su carta che si garantisce più che centenaria, quasi indistruttibile e incorruttibile.

Aleggiava il ricordo dei genitori di Cristina: una madre bambina molto seria, con trecce pettinate strettissime e la collana sopra il colletto del vestito a quadri.
Il padre invece era presente con i suoi lavori in legno tra i quali abbiamo scelto il gatto mammone, ben legato, perché non scappasse, con invisibili fili di nylon alle colonnine del parapetto, e il gufo in piedi sulla colonna in atteggiamento benedicente. Eccoli!





Abbiamo detto della folla. Bucando la folla abbiamo individuato alcuni volti e alcune presenze




Infine ecco Cristina in animata presentazione del suo lavoro e, più sotto,  una sua opera:



Tra il pubblico c'era Daniela Negri, che poi ha voluto inviarci una  breve recensione alla serata che qui riportiamo :

Lo spazio della galleria è accogliente, con ampie poltrone di velluto a costine marroni e un pavimento in legno caldo e lucido che fa da specchio per le opere delle esposizioni. Il soppalco, agibile e costruito all'interno dello spazio sulla parete di fondo, è al livello della via esterna, come la prima "sala", ma isolato e distanziato da un piano basso della galleria, al quale si accede attraverso la scaletta angolare in legno grigio topo. Le due "sale" a livello strada, così distanziate, fanno pensare a una possibile messa in scena di letture poetiche "a distanza", con voci maschili-femminili che si rincorrono e intersecano sopra lo spazio basso della galleria che farebbe da cassa armonica. Sarebbe un' idea da sviluppare e provare.
Intanto è ora in esposizione una serie di quadri di Cristina Cerminara sui temi dell'acqua e dell'evanescente "essere" al mondo. Pare che in queste opere l'artista abbia colto il segreto della vitalità umana proprio nell'appartenenza sostanziale della materia all'inoppugnabile ordine caotico del pensiero: ma ciò è stato ottenuto per il tramite "memoriale" dell'acqua, delle magiche molecole e della presenza immanente a ogni cosa di questo liquido vitale. Tema dell'esposizione è la mitica presenza di uno sguardo (panòpticon), quello interno alla materia del Tutto e quello di rimando delle pupille del Singolo. Lo stesso-diverso sguardo nelle sue flessioni fra materia visibile e materia invisibile. Brava l'artista nel captare questa realtà sottile.
(C) Daniela Negri
    




lunedì 23 ottobre 2017

Regina Huebner, Marina Corona, Sonia Grandis a Gattomerlino Spazio

Un perfetto triangolo  è la linea che ha unito Regina, Marina e Sonia per queste immagini con figura.

Regina che ha costruito la sintesi è ovviamente qui l'Autrice di immagini registrate dal vero e sapientemente, ritmicamente elaborate a rendere una valenza temporale e esistenziale.

Marina invece è l'autrice delle parole e delle forti emozioni racchiuse nel romanzo "Storia di Mario", voce tragico-ironica di un'infanzia autistica.

Infine Sonia che durante quasi tutto il tempo dello spettacolo recita quelle parole è, lei, la fisicità, voce e figura, di quelle parole.

Tutti d'accordo sul fatto che Sonia, nel suo abito bianco in tessuto 365 – perfetto su lei quasi a scolpirla in una rara solennità onirica – abbia dato una prova perfetta. Infatti il testo, bellissimo, era lì sulla pagina, i filmati, bellissimi, erano nel registratore, lo spazio, a sua volta modulato e vuoto, era pronto, ma la voce, quella scaturiva nel presente e ha realizzato la perfezione.









Dopo lo spettacolo: Sonia Grandis e Regina Huebner, Marina Corona con le amiche Isabella Vincentini e Mariella De Santis, quindi amiche e ammiratrici tra il pubblico



Foto Piera Mattei

S-fidarsi a Gattomerlino Spazio



Liana Zanfisco e Stefano De Fazi sono amici dai tempi dell'Accademia, a Roma. La loro amicizia è quindi di lunga data ed è cresciuta negli anni, dato che vivono entrambi  nella zona di Civitavecchia.

Certamente si fidano l'uno dell'altro. Infatti Stefano ha af-fidato le sue tele a Liana che insieme a Cristina Cerminara e Piera Mattei ha curato l'allestimento.


Ma si s-fidano anche dato che nello stesso giorno e nello stesso spazio mettono in mostra opere diverse nei materiali e nelle valenze cromatiche.
Rossi e ocra sono i colori che Stefano stende sulla tela, mentre Liana scommette tutto sui neri e su i grigi graffiati e incisi su carta bianchissima.

Qui di seguito alcune foto dell'allestimento.




Foto di Piera Mattei

martedì 17 ottobre 2017

A Gattomerlino Spazio – Festival Gattomerlino dell'Immagine


Ha avuto inizio presso Gattomerlino Spazio, il Festival Gattomerlino dell'Immagine, con l'installazione di Francesca Vitale "Non dire Gatto"


 Come si può notare un gatto nero dagli occhi rossi è saltato sul tubo dell'areazione e crediamo che lì resterà, perché non intende lasciare la sua postazione

Gatti neri e bianchi si aggiravano dappertutto, mentre  nell'aria salivano le note del duetto dei gatti rossiniano, cantato da Beppe e Concetta Barra. Passavano, sullo schermo naturale del muro sopra il soppalco, lunari slides, sempre nelle tonalità del bianco, del nero, del grigio. Alle pareti collages di foto.
Intanto Francesca e io parlavamo di gatti e di altro con la compagnia di un rosso primitivo.

Piera Mattei

Di seguito il programma, già avanzato, del festival

gattomerlinospazio 
B o r g o V i t t o r i o 9 5 R o m a


FESTIVAL DELL’IMMAGINE
a cura di Piera Mattei
15-31 Ottobre e 7 novembre ore 17:30-20:00
Gattomerlino Spazio, che accanto a presentazioni di opere letterarie e dibattiti su tematiche
scientifiche accoglie regolarmente opere d’arte visiva, nella seconda settimana di ottobre si
apre esclusivamente a questa forma, ospitando artisti visivi e il loro pubblico
Calendario
Domenica 15 ottobre, ore 17:30-20:00
Francesca Vitale
Non dire Gatto (Il Sogno di Zazie)
Collages digitali
Slide Il Sogno di Zazie
Installazione fotografica Yin e Yang & Gatto Khmer
(Colonia Gattomerlino)
Non dire gatto: una sequenza di collage digitali a parete e proiettati in uno Slide Il Sogno di Zazie, sul soppalco dello spazio
dove i gatti sicuramente starebbero bene, come nei soppalchi di tutte le case che si rispettino. Ma il vero evento nel piccolo
evento lampo sarà la presenza dei gatti in b&n della Colonia felina Ying e Yang, o se più vi piace, Colonia Felina Gattomerlino.
Il Sogno di Zazie, anche perché nel frattempo nella mia vita è arrivato un Soldicacio, che poi ho chiamato Zazie, perchè mi ha
ricordato nel carattere vivace e casinaro, la protagonista del film Zazie nel metro di Malle…
Martedì 17 ottobre, ore 17:30-20:00
Angela Ermes Cannizzaro e i suoi cartoons
un’aspirante architetta prestata al cinema
A spasso per Borgo e Brevi racconti autobiografici
Giovedì 19 ottobre, ore 17:30-20:00
Liana Zanfrisco, Stefano De Fazi
s-fidarsi
confronto tra due artisti, già compagni d’Accademia
Le opere di Liana Zanfrisco sono il frutto della sua ultima sfida: un disegno al giorno per un anno. Le opere sono realizzate con
inchiostro nero su carta.
Le opere di Stefano De Fazi, cellule, filamenti o piccoli insetti, sono ispirate alla natura, un mondo poco evidente, microscopico,
simbolo di storie umane silenziose, fatte di percorsi, riproduzione e comunicazione
Lunedì 23 ottobre, ore 18:00-19:00
Regina Hübner, Marina Corona, Sonia Grandis
voce e figura
Video-ambientazione di Regina Hübner
di testi tratti dal romanzo di Marina Corona La storia di Mario, interpretati dall’attrice Sonia Grandis
Giovedì 26 ottobre, ore 17:30-20:00
Cristina Cerminara
“Sehnsucht - Frammenti dell’essere”
collages e disegni digitali
tra opere in legno dello scultore Gabriele Cerminara
basati su percorsi visionari, schegge di memoria, immagini oniriche nate dal disegno su carta come da oggetti reali o da
fotografie sul tema dell’indefinito e dell’impermanenza.
Il titolo tedesco rimanda alle importanti esperienze tedesce dell’artista. Può essere inteso come anelito, desiderio struggente,
mancanza, nostalgia e molto altro ancora
Lunedì 30 ottobre, ore 18:30
da una pièce teatrale di Giovanni Lauricella, con foto di Dino Ignani e Angelo J. Zanecchia
Pump Pope Art
Allegoria di chi crede nell’arte ma non ci capisce nulla così come avviene per i misteri della fede religiosa. Giocando con le
parole si usa Pop per la popolarità del Papa e si trasforma l’arte in un messaggio ecumenico di “elevazione spirituale”.
Naturalmente gli abusi e le forzature rendono la performance comica, piena di spunti bizzarri e demenziali provocazioni
Martedì 31 ottobre e 7 novembre ore 17:30-20:00
Alfredo Matacotta Cordella

Immagini dal Vietnam


Gattomerlino a Romics



Gattomerlino edizioni è stato ospite dello stand della Regione Lazio a Romics, presso la Fiera di Roma, con le sue due collane di libri illustrati per ragazzi, "Capricci " e "Le avventure nel tempo".

Nella foto, da sinistra verso destra, Piera Mattei e Stefania Gaggini

venerdì 26 maggio 2017

Un'ospite d'onore a Gattomerlino Spazio




La presentazione a Gattomerlino Spazio di "Il sorriso di Petote" delle edizioni napoletane Il Filo di Partenope di Alberto D'Angelo e Lina Marigliano, ci ha portato la graditissima presenza di Giosetta Fioroni, autrice dei disegni di Petote, cane suo e di Goffredo Parise, che è il soggetto del prezioso libro.
C'erano a presentare il libro Silvio Perrella e Elio Pecora, e si è così creato un dibattito sapiente in un alone di napoletanità affettuosa, preziosissima.
Inoltre e soprattutto la presenza di Giosetta ha riempito la spazio della sua grazia d'artista, del suo sorriso, del suo bello sguardo, sempre pronto a catturare immagini, come scrive lo stesso Perrella, nel  libro Insperati incontri, presentato solo il giorno prima alla galleria Nuova Pesa.

martedì 28 marzo 2017

Nel giorno del 60esimo anniversario dei Patti di Roma di Piera Mattei

Quel sabato 25 marzo era stata una data concordata per rispettare le diverse esigenze del poeta lettone Juris Kronbergs e del nostro poeta Valerio Magrelli che, dopo aver letto il suo libro "Lupo Occhio-Solo", aveva volentieri accettato di presentarlo.

Tutto questo era avvenuto prima che quel 25 marzo assumesse le dimensioni di una ricorrenza non solo altamente solenne ma anche, dopo il recente attentato di Londra, così delicata dal punto di vista della sicurezza, da richiedere una vera blindatura della città.
L'unico rischio era che tutti, del potenziale pubblico della poesia, se ne restassero ugualmente blindati in casa.
Ma no. A Gattomerlino Spazio c'è stato una bella affluenza, che ha degnamente accolto il nostro ospite. Un'atmosfera attenta e vibrante come la poesia richiede.

Del resto Juris Kronbergs, per essere presente a Gattomerlino Spazio alle ore 18 di sabato 25 marzo, era partito alle 3 del mattino di quello stesso giorno da Stoccolma ed era atterrato a Fiumicino alle 10,30 , dopo una rapida coincidenza a Copenaghen. Era contento che a Fiumicino l'avessi accolto in  un clima quasi estivo e poche ore dopo era stato molto felice, come me del resto, che tra il pubblico di Gattomerlino Spazio, nonostante i numerosi impegni istituzionali di quella giornata, fosse arrivato anche S.E. l'Ambasciatore di Lettonia Artis Bertulis e la sua deliziosa moglie Esmeralda Bertule (al centro, in basso, nella foto).



Valerio Magrelli non si è certo risparmiato ci ha dato una bellissima presentazione, accurata e con dotti riferimenti alla letteratura francese, della raccolta "Lupo Occhio-Solo", non senza rilevare la connessione tra quella poesia dello sguardo e della vista di Kronbergs e la poesia dei suoi inizi, con lo stupendo libro "Ora serrata retinae".


Quanto a me, Piera Mattei, ho presentato la più recente antologia di Juris Kronbergs "Documenti di Viaggio" che, come anche "Lupo Occhio-Solo", ho tradotto e pubblicato per le nostre edizioni Gattomerlino.  Ho sottolineato le connessioni tra le due raccolte e le molteplici tematiche che trovano poetica espressione in questo secondo volume.


Tra il pubblico, giunto con Juris da Stoccolma, anche suo figlio, Egils Kronbergs che, con Mara Rozitis mi hanno permesso, col tramite di una accuratissima traduzione in inglese, di traghettare quella poesia in un testo italiano  degno dell'originale (a sinistra sulla poltrona, nella foto).

Al termine della presentazione c'è stata la firma delle copie, e ancora scambi, saluti.

Poi con Juris e Egils ci siamo diretti verso uno dei pochi ristoranti che non aveva temuto di restare aperto, nonostante le ben sei manifestazioni programmate in città.

venerdì 24 febbraio 2017

Gattomerlino a Firenze libro aperto di Piera Mattei

Breve cronaca per immagini

Primo giorno: al mattino, quasi appena dopo l'apertura, mi passa a salutare Andrea Sirotti, piacevole incontro. Parliamo un po' di amici comuni, un poco anche dei nostri rispettivi progetti.



Nel pomeriggio arrivano prima quattro, poi cinque fanciulle, tre del liceo, due dell'Università, non ho ben capito contattate da chi. Dovrebbero aiutare allo stand, però nessuna di loro conosce i nostri libri, studia o vorrebbe studiare l'editoria, la scienza, la poesia etc. Non mi resta che far loro una breve lezione sulla nostra casa editrice, gettare semi, sperando che qualche ricordo rimanga.  Però sono tutte molto carine, chiacchierano allegre accanto allo stand.






Il secondo giorno è stato piuttosto tranquillo...
Ma il terzo, domenica... letture, presentazioni (con Irina) e c'era anche il valorosissimo Paolo ad aiutare,  animare lo stand e a dare una mano a rifare i pacchi, perché la sera di domenica la fiera chiude.





Lunedì mattina, con una bella giornata di sole, una passeggiata sul tragitto, che porta da piazza Duomo – attraverso via de' Servi e Piazza Santissima Annunziata, con la loggia degli Innocenti  – al convento santa Maria degli Angeli, in Via della Colonna 34 dove ho trascorso la mia prima adolescenza. 

ARRIVEDERCI, FIRENZE








mercoledì 15 febbraio 2017

A PIAZZA NAVONA –14 febbraio 2017




Ieri, 14 febbraio 2017, per rinfrancare  il cuore per molti versi afflitto di noi romani, a Roma c'era una limpida giornata di sole. Come due turisti siamo andati a scaldarci su Piazza Navona e abbiamo chiesto a una vera giovane turista, una ragazza inglese, di scattarci una foto.
Ce ne ha scattate due. Due buone foto. Un grazie all'anonima gentile ragazza.

mercoledì 11 gennaio 2017

Casa dell'Energia di Arezzo – 9 gennaio 2017 di Piera Mattei





BELLA AREZZO e patria e ospite di anime grandi! Peccato che non sia potuta restare almeno il tempo necessario per vedere da vicino gli affreschi di Piero della Francesca. Il treno partiva alle 10 del mattino e a Roma altri impegni attendevano.
Ma alla Basilica di San Francesco, già con le valigie, sulla strada per la stazione, dall'ingresso ho rivolto uno sguardo e un saluto devoto al grande Maestro.


Ero andata ad Arezzo per la presentazione del libro di Martina Naccarato "Leggere la disabilità." La grande sala del complesso industriale da poco restaurato come centro culturale, era gremita.


Alla senatrice
Donella Mattesini è spettato l'onore di aprire il dibattito.
Si è trattato di un'apertura molto amichevole, generosa, che tuttavia non ha tralasciato di sottolineare temi forti, politici: l'impegno necessario a livello istituzionale di affrontare frontalmente le grandi problematiche dell'inserimento lavorativo e scolastico delle persone con disabilità, e la necessità dell'approvazione sollecita della legge "Dopo di noi". Donella Mattesini non ha infine tralasciato di rimarcare come la città di Arezzo è stata da sempre  attenta e all'avanguardia, per quanto riguarda il rispetto della persona, nella cura delle malattie psichiche.


 Martina Naccarato
è stata la vera protagonista dell'incontro, felice di avere un vasto pubblico e di sentire riconosciuta la sua energia. La giornalista moderatrice del dibattito, Greta Settimelli, che la conosce bene, ha saputo rivolgerle le domande  che hanno provocato risposte brevi ma precise, pungenti, anche ironiche, tra gli applausi del pubblico.
"Non abbiate scrupolo di rivolgerci le domande più personali, è stata in sintesi la risposta di Martina, noi saremo felici di rispondervi perché possiate avere l'esatta percezione che siamo persone come voi normodotati".
Anche dal pubblico ci sono stati interventi molto interessanti, tra tutti quello di Giusy Albiani, una delle persone che hanno rilasciato a Martina la loro testimonianza pubblicata nel libro.



 

Quanto a me che scrivo, riporto di seguito la sintesi del mio intervento:


Comincerò col dire che il progetto del libro è nato prima di un incontro diretto con Martina. Parlerò poi di come questo progetto è nato, ma anzitutto devo dire che quando ho conosciuto Martina, prima per telefono e poi di persona, la bellissima sorpresa è stata quella  di trovare una giovane donna che mi è parsa dotata di OTTIMO CARATTERE: ottimista, diretta, capace di attirare simpatia. Doti non troppo diffuse, doti preziose, certamente come si dice, doni di natura, ma poi sicuramente coltivati dall'ambiente in cui è cresciuta e soprattutto, a causa del suo ottimo carattere, amorosamente allevati da lei stessa, in una sorta di circolo virtuoso. 

Quando abbiamo presentato il suo libro a Roma nel nostro Gattomerlino Spazio lei è arrivata non solo con la sua famiglia: mamma, babbo, fratello, ma anche con un gruppo di amici aretini, direi di suoi fan aretini. Aggiungo che quando mi ha inviato le sue note biografiche Martina ha voluto sottolineare la sua apertura a tutte le esperienze, scrivendo quel "TUTTE" con caratteri maiuscoli e mi sono resa conto, conoscendola, che effettivamente lei ha più di altri, di molti altri così detti normodotati,  questa apetura a TUTTO,  e che è capace di comunicare questo sentimento agli altri. 

In questo libro, dopo avere riassunto il dibattito scientifico e sociale intorno alla disabilità, le iniziative sorte intorno a differenti forme di disabilità tra cui i progetti realizzati per i non-vedenti, Martina  ha inteso passare in rassegna caratteri umani, persone e personaggi creati da scrittori, ma anche da registi: romanzi, film, poesie. Sulla poesia si è appunto innestato il nostro incontro, con il tramite del bolognese Pierluigi Lenzi.
E qui brevemente ho riassunto, anche perché sollecitata da Greta Settimelli, la nascita del progetto di questo libro: avevo chiesto alla prof. Ernestina Pellegrini dell'Università di Firenze se poteva aiutarmi a presentare in quella città il libro di poesie di Pierluigi Lenzi, che con molta convinzione avevo pubblicato. La prof. Pellegrini mi aveva risposto proponendomi invece di far inserire quel libro nella tesi che Martina Naccarato stava svolgendo sul tema "letteratura e disabilità". Così, indirettamente, Pierluigi e le sue poesie mi hanno traghettato verso Martina, e appena Martina ha dato il suo esame di laurea, le ho proposto di ricavare dal suo lavoro un libro, ed  è nato "Leggere la disabilità". 

In quel libro Martina prende in considerazione caratteri di fantasia e ritratti autobiografici di individui,  per i motivi più diversi, ostacolati o diminuiti nella loro abilità sensoriale e motoria, che hanno tuttavia voglia anzitutto di essere accettati  e quindi di assaporare la vita e le risposte del proprio corpo, con la massima serenità e intensità che la loro situazione consente. Personaggi e persone che hanno voglia di trovare una loro realizzazione nel mondo, anche inventando addirittura mestieri nuovi che si confacciano alla loro condizione, come Anthony Andaloro il cuoco cieco che organizza cene al buio, bendando i suoi clienti-commensali, cuoco che Martina ha intervistato. 

La disabilità, così come Martina la vive e vuole presentarcela non è un attributo che riguarda il diverso separato dagli altri, ma è  una condizione umana inserita nella vita di noi tutti.  Siamo tutti diversi e simili, tutti suscettibili di conoscere improvvise o lente mutazioni del nostro soma e, fatto forse più preoccupante, improvvise o lente mutazioni dei nostri caratteri psichici. 
Ma così diversi-simili come siamo, così forti-fragili come siamo, siamo tutti ugualmente persone, siamo umani con diritti e doveri, adeguati alla nostra condizione e sottolineo ovviamente la necessità di questa adeguazione. 
Tornando a Martina credo che la simpatia che lei suscita possa  essere lo stimolo principale a mutare il piccolo progetto di ricavare un libro da una tesi di laurea in un vero e proprio manifesto di quella che qui mi azzardo a definire "la normalità della disabilità".


Foto Gattomerlino

Nelle foto 1 e 2 da destra: Martina Naccarato, Greta Settimelli, Donella Mattesini, Piera Mattei