Guanxi nella cultura e nell'economia cinese
Nel quadro della crisi internazionale (e purtroppo anche strettamente nazionale) che stiamo vivendo, lo scenario è in continua evoluzione e notizie quali le ultime previsioni dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) confermano il rallentamento della crescita cinese, ma certificano anche come l’economia di questo paese abbia resistito alla crisi economica e finanziaria globale degli ultimi anni, molto meglio di qualsiasi altro paese occidentale.
Già nel marzo 2007, il presidente cinese Wen Jiabao in una conferenza
stampa dopo il Congresso Nazionale del Popolo aveva definito il modello
economico della Cina "instabile, sbilanciato, scoordinato e insostenibile”
e il suo successore Hu Jintao aveva sottolineato in numerosi discorsi
l'importanza dell'innovazione per la crescita della società cinese. Critiche al
modello economico e di sviluppo principalmente basato sull’export e
principalmente legato a modelli di produzione nelle ricche province sulla costa,
che non poteva infatti alimentare da solo una crescita equilibrata e
sostenibile.
Molti in questi ultimi anni, soprattutto in USA, si sono domandati se e
come la Cina sarebbe riuscita a promuovere con successo un sistema basato sull’innovazione
guidato dallo Stato e destinato a favorire le industrie nazionali, o se avrebbe
scelto un sistema più aperto, collaborativo, basato sul mercato e in grado di
integrare conoscenza e competenze provenienti da ogni parte del mondo.
Oggi, dopo oltre tre decenni di crescita sorprendente, attraverso un modesto
aumento delle esportazioni, ma anche della domanda interna, associata a un
consistente miglioramento degli standard di vita, e nella previsione di un
ulteriore quarto decennio di crescita, a cavallo tra il 2016 e il 2017, probabilmente
la Cina raggiungerà e scavalcherà la prima economia mondiale: gli Stati Uniti.
Viene naturale pensare che ormai, dopo circa quarant’anni, la rincorsa
della Cina agli Stati Uniti si sia finalmente conclusa con la sconfitta di
questi ultimi, quantomeno dal punta di vista economico. Tuttavia, poichè sia la
Cina sia gli Stati Uniti si trovano a competere sul mercato globale, l’aspetto
economico è molto più complesso: entrambi i paesi condividono enormi interessi
nella promozione della scienza e della tecnologia necessari per risolvere le
sfide della crescita economica, della salute e dell’ambiente. Non possiamo
infatti dimenticare che gli Stati Uniti e la Cina non sono solo i due
principali investitori in ricerca e sviluppo, ma anche, di gran lunga i due
maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra, oltre il 40 per
cento delle emissioni a livello mondiale. Allo steso modo, entrambi devono e,
dovranno affrontare enormi problemi sociali legati all’invecchiamento della
popolazione, della lotta contro il cancro e di altre malattie croniche.
Eppure un’analisi della crescita della società cinese basata solo sulla
crescita economica, non può essere semplicemente interpretata come la vittoria
del Dragone nei confronti dell’America, anzi il modello Americano sembra giorno
dopo giorno espandersi a macchia d’olio in questo paese.
Uno degli aspetti più evidenti di questa americanizzazione strisciante è associata
alla diffusione dei beni cosiddetti di consumo, alla scomparsa purtroppo
inevitabile delle abitazioni e degli stili di vita caratteristici della società
cinese e al loro modo di fare business. La cultura cinese si distingue infatti
enormemente dalla cultura occidentale, in particolare per come viene condotto
il rapporto d'affari.
Uno dei caratteri distintivi della società cinese è infatti il Guanxi (关系 / guānxi). Questo termine è usato per descrivere le relazioni che coinvolgono
positivamente due partner che comprendono scambi di favori e/o
"connessioni". È sicuramente uno degli elementi più importanti nella
cultura cinese, basata su una rete di relazioni che ha radici profondissime
nella società.
Un giusto Guanxi può aprire molte
porte e minimizzare ostacoli in tutti i rapporti di lavoro. È sicuramente
basato, anche se questa è ovviamente una forte semplificazione, sulla fiducia
reciproca legata a precedenti esperienze e non solo o semplicemente, a scambi
economici o favori personali che comunque sono ben conosciuti nel mondo cinese
e non avversati. Il confine con la corruzione è spesso molto labile, anche se
le due cose non possono essere confuse o semplicemente essere associate tra
loro.
La mancanza di Guanxi è certamente
per uno straniero il maggiore ostacolo per iniziare un business. Infatti,
dietro questo termine troviamo soprattutto il rispetto reciproco, costruito nel
tempo. Attraverso la creazione di questo rapporto, entrambe le parti accettano
implicitamente di essere a disposizione in caso di necessità e hanno a
disposizione una moneta alternativa da scambiare, e che comunque può esaurirsi.
I regali sono spesso utilizzati per stabilire o riequilibrare un Guanxi, ma se si riceve un regalo non si
deve necessariamente restituire il dono e non tutti i regali hanno motivazioni
particolari. Molto spesso i regali esprimono semplicemente la gratitudine e i
cinesi preferiscono sempre trattare con persone che conoscono e di cui hanno
fiducia. Sebbene a prima vista, questa interazione tra partner possa sembrare simile
a quella esistente nel mondo occidentale, in realtà, l’enorme dipendenza da
questo rapporto implica che gli occidentali in Cina devono farsi conoscere
molto bene e soprattutto, il rapporto non è semplicemente tra imprese, ma soprattutto
a livello personale in un processo continuo che inizia ben prima del contratto
economico vero e proprio. Ogni azienda deve mantenere costantemente questo
rapporto se vuole iniziare e mantenere relazioni d'affari con i cinesi, in
quanto loro si sentono sempre obbligati a fare affari prima con i loro amici.
Le società con un Guanxi riconosciuto
hanno molto spesso prestazioni molto migliori rispetto a quelle dotate con poca
o nessuna relazione con i cinesi. La natura reciproca del Guanxi e delle sue obbligazioni implicite è la ragione principale
per cui i cinesi sono reticenti a impegnarsi in relazioni profonde con persone
che non conoscono.
Eppure anche la Cina sta rapidamente cambiando. La sua antica “cultura” sta
progressivamente e profondamente modificandosi assorbendo giorno dopo giorno
modi e stili del mondo occidentale. Vivere in una grande città cinese ormai non
è ormai molto diverso da una città americana. Le indispensabili tecnologie delle
società occidentali come i telefonini e gli smartphone
sono ormai nelle mani di milioni di cinesi. Dalla televisione compaiono le
stesse immagini patinate e si propongono gli stessi modelli. Decine di bambini
e ragazzi frequentano scuole internazionali e ormai milioni di cinesi hanno la
possibilità di viaggiare all’estero assorbendo culture e abitudini molto
diverse dalle loro.
Per quanti anni ancora il Guanxi
sarà l’elemento fondamentale del sistema di business cinese e, soprattutto,
siamo sicuri che basterà alla Cina diventare la prima economia del mondo per
garantirsi un vantaggio nello straordinario scontro culturale in atto con il
modello americano?
Il nuovo quartier generale della China Central Television, dotato di 51 piani per un'altezza complessiva di 234 metri è stato costruito a Pechino per i Giochi Olimpici estivi del 2008. È sicuramente una delle strutture più rappresentative dell’influenza occidentale su questa moderna capitale e in generale sulla società cinese. L’edificio è stato costruito dall’architetto olandese Rem Koolhaas e dall’architetto tedesco Ole Scheeren dell'Office for Metropolitan Architecture insieme allo studio di progettazione britannico ARUP, quest’ultimo responsabile per il complesso progetto ingegneristico.