Voglio parlarne in questo mese di febbraio che amo molto anche perché dedicato a Giordano Bruno, eroe del pensiero, e ai gatti, spesso grandi ispiratori del pensiero.
In realtà chi dirige Gattomerlino, pur
considerando i gatti, da sempre, parte integrante della sua vita
affettiva–estetica–meditativa, quando scrive e quando prende in considerazione gli scritti di altri poeti, tiene a bada questa
sua immensa passione.
Gattomerlino non è un’edizione che parla di poesia e di scienza soprattutto, non di gatti, anche se quelli riescono talvolta a introdursi tra le pagine di soppiatto.
Però Merlino, gatto che ha vissuto con noi
per diciassette anni – un gatto che passeggiava tutto il giorno tra le nostre carte
– lasciandoci, nel dicembre 2010, ci ha ispirato a dare il suo nome a libri che sarebbero
nati dopo di lui.
E' troppo per un GATTO?
No, non credo. Per noi funziona: ci
suggerisce un comportamento felino che vorremmo si traducesse in placida serenità e
acutezza di scelte!
Nella foto
Merlino, negli ultimi tempi, in versione campestre. Sempre bello e nobile!