domenica 24 gennaio 2010

Così a Roma è cominciato il 2010




Al ritorno a Roma burrasche di vario tipo, di cui la piena del fiume è stata l'immagine più concreta e impetuosa.

 Di politica taccio, perché ormai sono senza parole, molto lontana dalla convinzione che scriverne sia davvero utile, come quando, due anni fa, nel gennaio 2008,  ho aperto questo blog. Ora si tratterebbe di un lamento o di un grido, non riesco ad articolare progetti.

Ora la parola d'ordine è concentrarsi, cercare se esista,  una qualsiasi soluzione alternativa all'esilio, alla fuga.

Intanto, continuiamo a coltivare un po' di morbida e non inutile routine, a parlare dei libri degli amici.

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