Franco Ferrarotti, che moltissimi conoscono come "il padre della sociologia in Italia", ha da sempre nutrito un grande amore per la poesia. Questa passione, che era rimasta pudicamente celata per decenni, negli ultimi anni ha deciso di manifestarsi e Gattomerlino edizioni se ne è fatto tramite, con grande partecipazione, pubblicando poesie di anni passati e poesie recenti, tra le quali questa che riportiamo di seguito da "Ti contemplavo come un giorno a Paestum", raccolta scritta in morte della moglie, avvenuta nell'agosto 2016:
"Ti contemplavo come un giorno a Paestum" e "La colazione del pellicano" sono rispettivamente il terzo e il quarto volume che Ferrarotti affida a quelle edizioni e alla cura di Piera Mattei.
L'atmosfera in cui è avvenuta la presentazione di queste due raccolte, a Gattomerlino Spazio giovedì 23 novembre, era piena di calma gioia per la forza che la persona del Professore riesce come sempre a sprigionare.
Si è parlato di Poesia nell'era di Internet, di Amore, di Eros, di Morte. Tra il pubblico molti ex-allievi che avevano imparato, in decenni trascorsi, ad apprezzare la sua forza intellettuale e giovedì scorso erano veramente felici d'incontrarlo nuovamente, sotto nuova attraente luce.
Il presentatore più autorevole della serata è stato il poeta Elio Pecora che ha speso per il Professore parole bellissime e tutti sappiamo che, nonostante la sua proverbiale gentilezza, Elio non risparmia, se è il caso, punte di fastidio per troppi sedicenti poeti.
Angela Cannizzaro, che da qualche anno cura il sito di Franco Ferrarotti, era stata invitata a fargli domande che scaturivano da tale vicinanza, e ha trovato domande pertinenti e divertenti.
Peccato! Né Elio, né Angela sono nelle foto che mi hanno consegnato! Ma ritraggono tutte (nello sfondo Daniela Negri) il Professore a colloquio con Piera Mattei, che ha curato i libri, la presentazione e che firma anche questa brevissima cronaca.
Sedevi quieta a sera nel giardino
accanto a me meditabondo
aspettavamo il ponentino
silenziosi
solo gli occhi parlavano
E se intrecciavamo le mani
mai sazie di contatti
di carezze
dolci amare smemorate
com’era ieri
come sarà domani
l’amore è tutto nel tacere
"Ti contemplavo come un giorno a Paestum" e "La colazione del pellicano" sono rispettivamente il terzo e il quarto volume che Ferrarotti affida a quelle edizioni e alla cura di Piera Mattei.
L'atmosfera in cui è avvenuta la presentazione di queste due raccolte, a Gattomerlino Spazio giovedì 23 novembre, era piena di calma gioia per la forza che la persona del Professore riesce come sempre a sprigionare.
Si è parlato di Poesia nell'era di Internet, di Amore, di Eros, di Morte. Tra il pubblico molti ex-allievi che avevano imparato, in decenni trascorsi, ad apprezzare la sua forza intellettuale e giovedì scorso erano veramente felici d'incontrarlo nuovamente, sotto nuova attraente luce.
Il presentatore più autorevole della serata è stato il poeta Elio Pecora che ha speso per il Professore parole bellissime e tutti sappiamo che, nonostante la sua proverbiale gentilezza, Elio non risparmia, se è il caso, punte di fastidio per troppi sedicenti poeti.
Angela Cannizzaro, che da qualche anno cura il sito di Franco Ferrarotti, era stata invitata a fargli domande che scaturivano da tale vicinanza, e ha trovato domande pertinenti e divertenti.
Peccato! Né Elio, né Angela sono nelle foto che mi hanno consegnato! Ma ritraggono tutte (nello sfondo Daniela Negri) il Professore a colloquio con Piera Mattei, che ha curato i libri, la presentazione e che firma anche questa brevissima cronaca.