Nella
società moderna le “immagini” rappresentano strumenti di comunicazione
potentissimi che vanno ben oltre i linguaggi scritti e parlati. Certamente non
li sostituiscono, ma li integrano offrendo nuove e straordinarie opportunità di
comunicazione. Un “linguaggio” quello delle immagini, ben noto agli artisti che
grazie alle “immagini” spesso riescono a comunicare storie e suscitare emozioni
universali ben oltre i quotidiani confini dello spazio geografico e del tempo.
Così
come è già avvenuto nel passato, i confini del mondo “moderno” si spostano
continuamente avvicinando, a volte anche allontanando, gli uomini e le donne.
In quest’ambiente continuamente dinamico, la scienza e la tecnologia forniscono
stimoli, strumenti e idee indispensabili ad alimentare i cambiamenti in atto. Anche
nella tecnologia e nella scienza le immagini hanno assunto ormai un ruolo
indispensabile riuscendo a rappresentare concetti e informazioni in un modo
difficilmente immaginabile solo fino a qualche anno fa, e rendendo accessibile
informazioni e conoscenza di là di molte barriere fisiche e linguistiche. In
una singola immagine oggi riusciamo a rappresentare oggetti e concetti relativi
a incredibili intervalli spaziali e temporali: dall’infinitamente piccolo delle
strutture atomiche e molecolari all’infinitamente grande e lontano degli
oggetti presenti nel cosmo (vedi http://www.flickr.com/photos/nasa_jsc_photo/7197236836/in/set-72157629726792248/ ). Allo stesso modo, e
con la medesima incisività il linguaggio universale dell’arte riesce a
rappresentare i pensieri e i desideri degli uomini, abbattere barriere
linguistiche, sociali e religiose, percorrere secoli a volte millenni raccontando
e colpendo il cuore e la mente degli uomini e delle donne. Come la scienza,
l’arte si rinnova quotidianamente in tutte le sue forme inventando nuovi
linguaggi, a volte provocatori come solo l'arte contemporanea sa fare, ma
certamente efficaci.
Recentemente
ho sottolineato l’importanza del 798 di Pechino (http://lucreziana2008.blogspot.nl / 9 dicembre 2013) una realtà urbana unica dove
l'arte, l'architettura e la cultura comunicano e influenzano la società, non
solo quella cinese. Un luogo del pensiero che grazie al linguaggio universale
dell’arte riesce a raccontare dove sta andando la Cina, comunicando anche l’”incomunicabile”.
Pensando alla straordinaria generazione degli artisti cinesi di oggi, Shu Yong, uno dei molti giovani e influenti artisti cinesi, nato nello Hunan, e che ha esposto alla 55ª Biennale d’Arte di Venezia, ha recentemente affermato: “È proprio la presenza di limiti che spinge l’arte a cercare nuovi metodi di espressione. Infatti, uno degli obiettivi dell'artista è quello di esprimere con le sue opere ciò che non si potrebbe dire.”
Pensando alla straordinaria generazione degli artisti cinesi di oggi, Shu Yong, uno dei molti giovani e influenti artisti cinesi, nato nello Hunan, e che ha esposto alla 55ª Biennale d’Arte di Venezia, ha recentemente affermato: “È proprio la presenza di limiti che spinge l’arte a cercare nuovi metodi di espressione. Infatti, uno degli obiettivi dell'artista è quello di esprimere con le sue opere ciò che non si potrebbe dire.”
E
proprio in questa capacità di rinnovamento continuo e di comunicazione, oltre
le possibili barriere etniche e trasnazionali, che possiamo affermare che
scienza e arte sono realtà gemelle che si rivolgono alla società e agli
individui in una prospettiva positiva e di stimolo. In questa logica, arte e
scienza non sono due “culture” separate ma realtà straordinariamente simili,
per entrambe le quali presente e futuro si mescola continuamente. La mente di
scienziati e artisti immagina e le loro mani realizzano idee e suggestioni con
una radice comune: la passione. Ogni giorno migliaia di persone creano “arte”
mentre altre avanzano nella conoscenza; tutte guidate da uno stesso sentimento:
la passione, forse l’unico vero motore alla base del progresso della società
umana. Un sentimento difficile da capire, ma che sinceramente provo a
trasmettere quotidianamente ai miei giovani studenti italiani e cinesi.