L'occasione mi porta a ribadire un concetto che forse attiene più alla filosofia etica che al commento estemporaneo di film e articoli sullo studio dei meccanismi cerebrali. Dov'è la libertà? chiede Annino. Già in molti se lo sono chiesto nei secoli. In molti hanno affermato che la libertà umana è sempre "in condizione". E' dovere umano far sì che questi condizionamenti siano meno costrittivi possibile, è quella che si chiama ricerca di libertà sul piano personale, sociale e politico. Libertà e condizionamenti vanno insieme. Libertà è ricerca, realizzazione sempre mobile della propria umanità, nasce dalla conoscenza, insieme alla dolorosa responsabilità che quella porta con sé. Dai tempi dell'Eden?
Per difendere la libertà, bisogna essere coscienti dei meccanismi anche occulti di persuasione, che non sono certo un'invenzione di oggi. La scienza ci dà certezza di quanto già sapevamo. Oggi sono cambiati i metodi. Ci sono modi di condizionare compiacendo, le menti degli uomini.
Oggi non siamo ai tempi dell'Inquisizione. I condizionamenti raramente sono violenti, raramente sono cruenti. Raramente? mi chiedo tuttavia.
Piera Mattei
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