venerdì 19 settembre 2008

5. Piera Mattei– MILOS FORMAN, GOYA's GHOSTS

A proposito di libertà – o di libero arbitrio, se si usa la terminologia dei filosofi e dei teologi – mi è tornato in mente il film di Milos Forman, Goya's Ghosts uscito in Italia nel 2006 col titolo l'"Ultimo Inquisitore". Alla bella Ines è stata estorta con la tortura l'affermazione che un certo suo comportamento fosse originato dalla sua segreta identità "marrana". Il padre della ragazza invita a cena il prete che predica con grande capacità oratoria i metodi che ogni buon cristiano deve usare per smascherare, dai minimi gesti, l'ebreo nascosto. Al padre che gli fa presente come sua figlia, del tutto ignara delle sue lontane origini giudee, poteva confessare qualsiasi cosa per sottrarsi all'insopportabile dolore, il prete ribadisce con teologica sicurezza che anche sotto il condizionamento della tortura (la corda) agiva tuttavia in Ines il libero arbitrio. Il padre allora fa appendere il frate al lampadario della sala, e gli dimostra sulla sua viva carne che le condizioni diminuiscono fino a ridorre a zero la libertà di dire o non dire quello che gli altri vogliono sentire da te.
Film bellissimo, interpretazioni straordinarie, miseria e violenza della storia, delle idee, delle religioni, degli uomini.
Piera Mattei

Nessun commento: